Digitalizzazione appalti, ecco le risposte operative di Anac

Le novità scaturite dal tavolo con Anci per eliminare le criticità segnalate dai Comuni

Alla luce delle criticità segnalate da Anci nazionale (e anche da Anci Toscana) in ordine alla prima fase di avvio della digitalizzazione da parte delle stazioni appaltanti dei Comuni, ANAC ha costituito un tavolo di lavoro congiunto i cui esiti, rispetto alle segnalazioni ricevute, sono riportati nell’allegato alla comunicazione pubblicata dall’ANAC sul proprio sito istituzionale.
Si tratta di una serie di risposte ai quesiti operativi posti dall’Associazione rispetto ad alcune delle molteplici criticità riscontrate dal 1° gennaio 2024 che richiedevano una rapida risoluzione. L’Autorità ha inoltre pubblicato una tabella di riepilogo delle procedure da seguire per gestire gli appalti di importo inferiore a 5mila euro che, fino al 30 settembre 2024, possono godere della corsia alternativa della piattaforma Anac.

Ricordiamo che Anci Toscana aveva scritto ai parlamentari della regione per segnalare le criticità che stanno incontrando i Comuni con l’entrata in vigore delle norme sulla digitalizzazione dei contratti pubblici, prevista dal Codice degli appalti. Il direttore Simone Gheri sottolineava come le nuove norme “stanno causando gravi difficoltà a tutto il sistema degli enti locali, dovute sia ad un’eccessiva complessità delle procedure per gli affidamenti di importo inferiore a 5mila euro, sia al malfunzionamento tecnico generale delle piattaforme e alla loro non completa interoperabilità, sia alla rigidità delle modalità di accesso”. Gheri, oltre a precisare che Anci ha già chiesto un incontro tecnico urgente ad Anac per trovare le possibili soluzioni,  “auspica un interessamento dei parlamentari per una rapida soluzione, volta a evitare la paralisi dell’attività di acquisto della pubblica amministrazione”.

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