Il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni chiarisce il ruolo e la posizione dell’Associazione riguardo il Festival Many Possible Cities del settembre scorso, in riferimento ad una interrogazione presentata in consiglio regionale sull’utilizzo del marchio.
“Come Anci Toscana, come ogni anno organizziamo il progetto Dire e Fare, una rassegna che comprende più di trenta iniziative nell’arco dell’anno su tutto il territorio regionale. E la Regione Toscana per le attività del 2023 ci ha concesso un contributo di 30mila euro – spiega Biffoni – Il progetto Dire e Fare prevede tra l’altro l’organizzazione di una iniziativa sul tema Governo del territorio e in particolare (come recita il testo) “n.1 community meeting su pianificazione urbanistica e rigenerazione urbana”. Come lo scorso anno, per poter dare maggiore visibilità e valore al progetto e vista la location e il respiro internazionale, abbiamo deciso di partecipare con questa iniziativa all’interno del Festival Many Possible Cities. All’interno del Festival abbiamo organizzato esclusivamente l’evento di apertura del primo giorno”.
Precisa ancora Biffoni: “Il logo Dire e Fare, e il relativo marchio della Regione che sempre lo accompagna, sono quindi riferiti esclusivamente al convegno che si è tenuto il 28 settembre dalle 9:30 alle 13.30 “Rigenerazioni urbane: gli usi temporanei per una transizione partecipata e inclusiva”. Ovviamente poi l’organizzatore del Festival ha inserito tutti i partner (a qualunque livello) della manifestazione su tutti i materiali promozionali”.
“Sempre in relazione alla specifica iniziativa del 28 settembre – conclude il presidente – Dire e Fare non ha sostenuto alcun costo diretto e non ha concesso alcun contributo economico”.