La transizione digitale come strumento decisivo per la crescita non solo del sistema paese, ma dei territori, delle amministrazioni comunali e per la qualità dei servizi e della vita dei cittadini: perché il futuro è già qui e le occasioni vanno colte subito, come quella fondamentale del Pnrr. E’ questa la sfida che i Comuni hanno davanti, ed è questo quanto emerso chiaramente oggi dal dibattito di SmarToscana, evento organizzato da Anci Toscana all’Innovation Center di Firenze per fare il punto su presente e futuro dell’innovazione negli enti pubblici, e per introdurre i lavori dell’Assemblea regionale di Anci Giovani.
In Toscana, la media dei progetti avviati del Pnrr è di 14 per ogni Comune (la media nazionale è 12); di questi, ben 6 si riferiscono alla transizione digitale, con 30,4 milioni allocati e l’89,72% delle contrattualizzazioni. E dunque si tratta di una mole di lavoro enorme, già ben avviata ma che va accompagnata in un percorso che ora deve essere portato a termine e funzionare, così come hanno sottolineato Daniele De Bernardin del Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio e Antonella Galdi vicesegretario nazionale Anci. Il problema maggiore è infatti quello delle competenze, per mettere ogni Comune nella condizione di avere personale formato e competente. E è su questo che Anci investirà, anche con specifici accordi con le Anci territoriali e con le Regioni, come accadrà presto in Toscana con una delle prime sperimentazioni.
In questo quadro, anche l’assessore regionale Stefano Ciuoffo ha sottolineato l’importanza della collaborazione con il sistema dei Comuni, spingendo per un cambio di prospettiva e di linguaggio che appare indispensabile soprattutto con i nuovi amministratori. Una visione condivisa dal direttore di Anci Toscana Simone Gheri, che ha lanciato l’idea di una nuova sinergia tra enti locali e startup innovative, per sperimentare inedite partnership che portino l’innovazione ‘dentro’ i Comuni.
Si è parlato anche di intelligenza artificiale, che come ha spiegato Fosca Giannotti coordinatrice del Centro regionale Big Data ed AI, può avere concrete applicazioni in ogni aspetto della società e dunque anche nella PA, dal verde pubblico alla mobilità, con il coinvolgimento dei cittadini. Prospettiva che Filippo Vagnoli, delegato all’innovazione Anci Toscana e sindaco di Bibbiena, ha apprezzato soprattutto riferita ai piccoli Comuni, che rischiano di restare indietro nel processo dell’innovazione.
Il sindaco di San Casciano Val di Pesa Roberto Ciappi ha illustrato la app dell’Unione dei Comuni Chianti fiorentino per il car pooling, soprattutto destinata agli studenti del territorio per andare all’università a Firenze; mentre l’assessora di Prato Benedetta Squittieri ha raccontato l’esperienza di Prisma, progetto innovativo a supporto del distretto tessile pratese con Comuni, università e centri di ricerca.
L’innovazione è entrata di diritto anche nella protezione civile con il supporto tecnologico per il rischio idrogeologico, come ha spiegato Luca Tanteri dell’Università di Firenze; nella raccolta dei rifiuti con il cloud, l’intelligenza artificiale e la sensoristica avanzata, illustrato da Alberto Irace ad di Alia Multiutility; nel governo del territorio con il “data-driven” del Comune di Firenze.