Le mafie si combattono anche col contrasto al traffico illegale di animali

Terzo appuntamento con il percorso formativo di Piazze Aperte

E’ stata dedicata un tema particolarmente sentito, quello delle infrazioni contro gli animali, la terza giornata di “Piazze Aperte”, il percorso formativo di Anci Toscana nato per rafforzare la cultura della legalità a contrasto dell’infiltrazione mafiosa e rivolto a enti pubblici, forze dell’ordine, associazioni, categorie e ordini professionali. 

Dal webinar è emerso che gli strumenti per combattere e contrastare il fenomeno di illegalità nei confronti degli animali ad oggi non sono sufficienti, per un traffico illegale che si aggira intorno ai 300 milioni l’anno, soltanto per quanto riguarda il mercato illegale della fauna selvatica. Questo nonostante l’approvazione nel 2022 della modifica dell’articolo 9 della Costituzione, più innovativa e intransigente nel rispetto degli obiettivi di sviluppo sostenibile, che affida alla legge dello Stato il compito di disciplinare la tutela degli animali e che contempla anche la tutela ambientale, la biodiversità e gli ecosistemi.

Come hanno sottolineato i relatori Antonino Morabito, responsabile nazionale CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione) Fausto Ferruzza presidente di Legambiente Toscana, in questo quadro il ruolo delle amministrazioni locali è quello di avere uno sguardo che va oltre il mero reato contro gli animali, e rafforzare le attività di vigilanza perchè dai comportamenti illeciti si possano segnalare attività criminali vere e proprie.

Piazze Aperte è realizzato da Anci Toscana con il contributo della Regione Toscana e in collaborazione con Legambiente Toscana, Libera Contro le Mafie e Le Discipline, in partenariato con Upi Toscana.  I prossimi appuntamenti sono previsti il 26 giugno (Le infrazioni contro il patrimonio forestale) e il 3 luglio (Appalti pubblici e tutela della legalità).

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