In un mondo dove i cambiamenti climatici sono ormai un problema primario globale, anche la pianificazione urbanistica delle città deve fare i conti ed adattarsi agli effetti di una evoluzione non più ignorabile. Ed è proprio questo questo l'obiettivo del progetto europeo Climaborough, che ha Anci Toscana come capofila e che stamani a Firenze ha visto il primo incontro operativo, alla presenza dei rappresentati della Commissione europea che seguono la ‘Mission Clima’.
Il progetto, costola del nuovo programma Horizon, convolge 24 partners e mira a migliorare i tradizionali approcci alla pianificazione urbana e territoriale attraverso un processo decisionale basato su dati e conoscenze (compreso un possibile nuovo ruolo per i GIS - Sistemi Informativi Geografici), includendo la co-produzione di servizi per favorire la transizione climatica, la co-creazione di progetti pilota tra città e paesi e l'uso strategico di procedure d'appalto per partnership innovative. L'obiettivo finale è aiutare le città a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
All’incontro ha partecipato anche il presidente di Anci Toscana e sindaco di Prato Matteo Biffoni: “Le politiche urbanistiche, gli interventi sulla mobilità e la riduzione delle emissioni messe in atto dalle città hanno un ruolo centrale per il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica che intendiamo ottenere a livello globale - ha detto Biffoni - Anci Toscana ha ottenuto uno straordinario risultato ad essere scelto come capofila di questo progetto europeo è a fianco dei Comuni per l'implementazione di politiche che vadano in questa direzione. E siamo orgogliosi di avere due realtà come Prato e Firenze selezionate tra le 100 città europee per la neutralità climatica: collaborare a livello europeo per sperimentare e implementare interventi di mitigazione del clima nelle città porterà benefici a tutta la regione”.
I settori presi in considerazione dal progetto sono l'energia, i trasporti, i rifiuti e l'economia circolare. Uno dei punti focali è l’adozione dei principi di “circular technology”, quali ad esempio il riuso e la combinazioni di prototipi di soluzioni esistenti per la neutralità climatica nelle città. Il progetto mira a migliorare i tradizionali approcci alla pianificazione urbana e territoriale attraverso un processo decisionale basato su dati e conoscenze (compreso un possibile nuovo ruolo per i GIS - Sistemi Informativi Geografici), includendo la co-produzione di servizi per favorire la transiizione climatica, la co-creazione di progetti pilota tra città e paesi e l'uso strategico di procedure d'appalto per parternership innovative. L'ambizione è quella di colmare il divario tra la progettazione e l'attuazione delle innovazioni urbane, in particolare nel campo dell'adattamento e della mitigazione dei cambiamenti climatici.