“Leggere è importante, rifinanziare acquisti delle biblioteche pubbliche”

In Toscana sono quasi 400. Anci ed editori scrivono al ministro della Cultura

“Nell’ultima legge di bilancio non sono stati rinnovati i finanziamenti per gli acquisti straordinari di libri per le biblioteche di pubblica lettura introdotti nel corso dell’emergenza Covid e rinnovati fino al 2023. Una misura fondamentale che ha consentito di incrementare le dotazioni librarie in molti Comuni italiani e allo stesso tempo sostenere le librerie presenti sul territorio rafforzando quelle che possiamo definire ‘infrastrutture per la lettura’, con effetti destinati a rimanere nel tempo”. È quanto si legge nella lettera a firma del presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro e del presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE), Innocenzo Cipolletta indirizzata al ministro per la Cultura Gennaro Sangiuliano e ai presidenti delle Commissioni Cultura di Camera e Senato, Federico Mollicone e Roberto Marti.
“I dati Istat – proseguono – restituiscono il quadro di un’Italia in cui sono ancora troppo pochi i lettori di almeno un libro l’anno e pochissimi quelli che leggono almeno un libro al mese. Un paese diviso in due con aree con indici di lettura vicini a quelli di Francia o Germania e aree invece molto deboli in ogni possibile confronto internazionale”.

In Toscana le biblioteche registrate nell’Anagrafe delle Biblioteche Italiane dell’ICCU (Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le informazioni bibliografiche) sono complessivamente 1.328, di cui 396 biblioteche di enti territoriali, delle quali 372 comunali. Le biblioteche di enti locali attualmente registrate nel sistema di monitoraggio regionale sono 262, dislocate in 240 Comuni che hanno il compito di rilevare complessivamente i dati delle sedi centrali e secondarie. Nel 2022 risultano attive 234, pari all’89% delle biblioteche registrate.

Tornando alla lettera, Anci e AIE chiedono che la misura venga rifinanziata con opportuni aggiustamenti: “Poiché la precedente misura è stata concepita per fronteggiare una crisi generalizzata e prevedeva una distribuzione delle risorse proporzionale alle infrastrutture preesistenti, sarebbe importante riformarla per legarla anche all’obiettivo di riequilibro territoriale attraverso meccanismi che puntino a colmare le differenze premiando le realtà locali più deboli”.
Decaro e Cipolletta, nel ribadire il massimo impegno delle rispettive Associazioni nella promozione della lettura a livello locale con attività “nei comuni, nelle librerie e nelle biblioteche, con il supporto degli editori”, chiedono infine che si prevedano “fondi aggiuntivi specifici a sostegno delle meritorie azioni di promozione della lettura sostenute dal Cepell (Centro per il libro e la lettura del MIC) soprattutto quelle orientate alle regioni del Mezzogiorno per colmare il divario con il resto del Paese”.

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