Aree interne, aperta la consultazione pubblica per il Piano strategico nazionale

Possono partecipare i Comuni e tutti gli enti e associazioni interessati

Da oggi 22 luglio al prossimo 30 agosto i Comuni possono partecipare alla consultazione pubblica per il Piano strategico nazionale delle aree interne, pubblicata sulla piattaforma online del Governo ParteciPa, dedicata ai processi di consultazione e partecipazione, e raggiungibile dal sito https://partecipa.gov.it/ o direttamente all’indirizzo tps://partecipa.gov.it/processes/piano-strategico-nazionale-aree-interne.

Il Piano strategico nazionale per le aree interne vuole imprimere unitarietà e coerenza politica alla strategia nazionale per lo sviluppo dei territori interni garantendo la massima sinergia tra le risorse nazionali ed europee che confluiscono in quelle aree. La consultazione sul Piano Strategico rappresenta un importante momento di partecipazione, in quanto mira a raccogliere l’opinione dei soggetti interessati per migliorarne il contenuto.

La partecipazione alla consultazione consente di contribuire alla stesura del documento programmatico, denominato «Piano strategico nazionale delle aree interne» (PSNAI) che individuerà gli ambiti di intervento e le priorità strategiche, con particolare riguardo ai settori dell’istruzione, della mobilità, ivi compresi il trasporto pubblico locale e le infrastrutture per la mobilità, e dei servizi socio-sanitari, cui destinare le risorse del bilancio dello Stato, disponibili allo scopo, tenendo conto delle previsioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e delle risorse europee destinate alle politiche di coesione. 

“Auspico una partecipazione ampia a questa iniziativa – afferma il ministro Raffaele Fitto –  poiche’ si tratta di un’occasione importante per avviare un processo di partecipazione alle decisioni pubbliche in un ambito, quello delle aree interne, che riguarda una parte considerevole della popolazione italiana, circa quattro milioni di abitanti, e oltre 1.800 Comuni, tra cui tantissimi piccoli Enti locali che spesso condividono le stesse criticità”. 

Possono partecipare alla consultazione Comuni, Unioni di Comuni/Comunità Montane/Altre aggregazioni di Comuni, GAL/Consorzi/Forum dei giovani/Associazioni di protezione civile, Province, Regioni/Province Autonome, Associazioni di Categoria, Enti di ricerca pubblici, Università, Organizzazioni non governative (ONG) e Associazioni del terzo settore,  Scuole, gestori del trasporto pubblico, soggetti operanti in ambito socio-sanitario, eventuali operatori turistici.

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