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Legge sulla Montagna, Anci accoglie le osservazioni dei Comuni toscani - ANCI Toscana

16 Feb

Legge sulla Montagna, Anci accoglie le osservazioni dei Comuni toscani

Biffoni e Marmo: grande soddisfazione. La proposta presto in Consiglio dei ministri

“Siamo soddisfatti e orgogliosi che le nostre osservazioni sulla nuova proposta di legge quadro per la Montagna siano state recepite nel documento inviato da Anci alla ministra Gelmini, come contributo alla stesura definitiva del testo. Questo significa che le linee guida e i principi che guidano il nostro lavoro vanno nella giusta direzione. La tutela e la valorizzazione della Montagna sono una priorità assoluta per Anci Toscana: ringrazio la nostra Consulta e il sindaco Luca Marmo che la guida per il grande impegno”. Così il presidente di Anci Toscana e sindaco di Prato Matteo Biffoni, in vista della presentazione al Consiglio dei ministri di una legge lungamente attesa e auspicata dai Comuni montani.

In questi ultimi mesi Anci Toscana, attraverso il supporto della sua struttura Anci Toscana Montagna, ha seguito le varie stesure del progetto di legge che si sono susseguite, inviando diverse osservazioni per rendere il testo più rispondente alle necessità del territorio e partecipando al tavolo nazionale tecnico-scientifico istituito ad hoc dal ministero.

“Le nostre osservazioni al progetto di legge - spiega Luca Marmo - ribadiscono come le politiche per queste aree devono fondarsi sulla garanzia dei diritti essenziali di ogni cittadino, andando oltre ai criteri fondati solo su numeri e peso demografico. Per noi il principio fondamentale è quello della sussidiarietà tra montagna e aree metropolitane, che devono avere gli stessi diritti. E poi il riconoscimento dei servizi ecosistemici come strumenti perequativi, l’eliminazione del limite di 5mila abitanti per accedere ad alcune misure (come era nella prima stesura), il sostegno alle attività agricolo forestali come contrasto allo spopolamento. E naturalmente nuove misure per sanità, scuola, trasporti, servizi. Le persone devono restare, tornare e scegliere di vivere e lavorare in montagna”.

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