Il progetto nasce intorno alla memoria del primo bombardamento di Livorno durante la II guerra mondiale (28 maggio '43). Illustra l'originale percorso di partecipazione, cittadinanza e coesione sociale costruito negli anni dalla Comunità di Sant'Egidio intorno alla raccolta e alla trasmissione della memoria cittadina sulla guerra, in collaborazione con il Comune di Livorno, scuole, associazioni e istituti culturali cittadini.
Nell'aprile 2004, grazie ad una petzione popolare promossa dalla Comunità di Sant'Egidio, che raccolse in pochi mesi le firme di almeno duemila livornesi, Il Consiglio Comuinale di Livorno istituì la Giornata cittadina per la pace, il 28 maggio di ogni anno.
Da allora e negli anni, da questa memoria, sono nati legami non scontati tra le giovani generazioni e gli anziani, tra vecchi e nuovi cittadini, tra cittadini e istituzioni; sono nati studi, ricerche, attenzione alle guerre ancora in corso, grazie a tanti testimoni, ospiti annuali della Giornata; sono cresciuti progetti di aiuto, di solidarietà, di cooperazione tra la città di Livorno e il sud povero del mondo; tanto lavoro è stato fatto per la promozione di una cultura umana e solidale davanti ai piccoli e grandi problemi delle città e delle persone, per una convivenza pacifica e per il contrasto di pericolosi rigurgiti di violenza e di razzismo. Intorno alla memoria del 28 maggio è nata inoltre, in una città che cambia e che conta, tra i suoi più piccoli cittadini, quasi cento nazionalità diverse, una via originale di cittadinanza e coesione sociale, centrata sulla composizione dei conflitti e sul ripudio della violenza, sulla scelta della convivenza e della pace, davanti ai conflitti urbani e internazionali.
Ogni anno, numerosi incontri e momenti si sensibilizzazione (presso scuole di ogni ordine e grado, università della II eta, comunità religiose e di immgrati, ecc) preparano la Giornata che si articola tradizionalmente in tre momenti:
- l’Itinerario della Memoria - attraverso un percorso a tappe, la manifestazione sosta presso i luoghi colpiti dai bombardamenti nel ‘43. Piazza del Municipio, Piazza Cavour, Scali d’Azeglio sono alcune delle tappe in cui viene reso omaggio alle vittime del passato e, attraverso alcune testimonianze, anche a quelle odierne, evidenziando la necessità della pace nel presente di molte città del mondo.
- la Memoria delle vittime di tutte le guerre – la chiesa di San Giovanni Battista, risparmiata dai bombardamenti del centro cittadino, oggi ospita il memoriale delle vittime della guerra a Livorno. Nell'ambito della Giornata, ai ricordi dei livornesi, si aggiungono ogni anno le testimonianze di guerre lontane, presentate da uomini e donne che, pur di origine straniera, oggi vivono e lavorano nella nostra città e che hanno voluto così unirsi alle attese ed alle speranze dei loro concittadini.
- la festa “W la pace” – La Giornata per la Pace ha coinvolto, negli anni, centinaia di bambini e di ragazzi nella vasta attività di sensibilizzazione svolta, in collaborazione con numerose scuole, sui grandi temi della pace, della solidarietà, della convivenza. Più di venti scuole e circa mille ragazzi, partecipano ogni anno alla Giornata.
Nel maggio di quest'anno, al tradizionale svolgimento della Giornata, si è aggiunta la titolazione del ponte sugli Scali Saffi e lungo il fosso mediceo, al “28 maggio” delle città del mondo che oggi sono in guerra e cercano la pace. La scelta, nasce dall'intento di sostenere l'accoglienza dei profughi dalle guerre nel Mediterraneo, con un gesto espressivo di una cultura della solidarietà. “Non muri, ma ponti: accogliennza, scuola e solidarieta” è stato lo slogan significativo dell'orientamento proposto alla cittadinanza, davanti all'attuale congiuntura internazionale.