Il Borgo di Castelnuovo dei Sabbioni nel Comune di Cavriglia fu un Castello in epoca Medievale che venne fondato dai Longobardi.
A metà dell'800 la scoperta di un grande bacino lignitifero alle pendici della collina su cui sorgeva l'abitato, segnò in maniera totale la storia di questo luogo.
Dal 1855 l'inizio delle escavazioni lignitifere tramite gallerie, trasformò Castelnuovo dei Sabbioni in un paese minerario a tutti gli effetti e per centocinquanta anni stravolse completamente la sua storia e il suo paesaggio. Il paese quadruplicò per dimensioni, nacquero interi quartieri, arrivarono lavoratori da tutta Italia. Da inizio novecento Castelnuovo, in piena campagna toscana, divenne paradossalmente un paese industriale.
Ed è proprio in questo paese fra l'altro che la mattina del 4 luglio 1944 vennero trucidate 73 persone dalle truppe della Wehrmacht in ritirata aggressiva.
Dal 1956 le escavazioni divennero a cielo aperto ed il paese venne distrutto per due terzi e ricostruito in parte in una collina sovrastante. Enel comprò tutto il borgo sicura che sarebbe franato ma così non avvenne.
L'acropoli del paese, con la chiesa il campanile ed un gruppo di case abbarbicate alla roccia rimasero in piedi, ormai completamente abbandonate.
L'abitato divenne una vera e propria ghost town, che il Comune di Cavriglia acquistò nel 2002.
Nel 2012 dopo anni di lavori di restauro, venne cosi inaugurato il Museo Mine, dotato di auditorium per corsi, seminari e mostre, aule didattiche, terrazza panoramica per eventi, che racconta la storia di questa terra e di questa comunità arricchita e nello stesso tempo stravolta dalla lignite.
Seguendo lo stesso percorso tracciato sulla linea della memoria e della cultura, la Nuova Amministrazione Comunale di Cavriglia ha partecipato ad un bando regionale per finanziare il recupero di una bellissima palazzina stile Liberty presente nel Borgo, vicina al luogo dove si svolse la strage nazista, dove costruire la Casa della Memoria, che racconterà la storia della Resistenza di Cavriglia e narrerà la terribile strage.
Il bando regionale ha assegnato 312.000,00 € all'Amministrazione Comunale al fine di recuperare l'immobile, ai quali si aggiungeranno circa 200.000,00 € finanziati direttamente dal Comune.
Il Borgo, cosi facendo, sta lentamente prendendo nuova vita con un'impronta fortissima e chiara: quella del recupero della memoria di questa terra e della sua comunità, sia sotto il profilo storico, politico, sociale che quello antropologico. L'idea ora, è quella di intercettare finanziamenti pubblici e/o privati, per recuperare altre abitazioni abbandonate dove edificare stanze pronte ad ospitare studenti provenienti da tutte le università del mondo, che possano scoprire l'originalità ed il sacrificio di una terra di Toscana unica davvero.