CONTESTO DI RIFERIMENTO
Il Sistema Museale Museo diffuso Empolese Valdelsa è un progetto di rete culturale sottoscritto a gennaio 2017 dagli 11 Comuni dell’Unione dei Comuni Circondario dell'Empolese Valdelsa, che hanno così deciso di connettere 21 realtà museali e spazi espositivi attivi sul territorio. Il Sistema – aperto anche a ulteriori adesioni – nasce con l’obiettivo di allineare tutti i musei dell'area ai requisiti dei musei di rilevanza regionale secondo la normativa regionale toscana, rendendo reale e concreta la collaborazione scientifica, gestionale e promozionale dei musei. I musei del Sistema sono testimonianza concreta della parcellizzazione museale che l’Italia – a differenza delle altre grandi nazioni europee – ha avuto con l’esperienza comunale alto medievale che ha portato alla costituzione di patrimoni civici (e solo dopo l’Unità nazionali) espressione più autentica delle realtà locali. Ogni museo è caratterizzato da elementi distinti e ognuno si differenzia per collezioni, ubicazione, pubblici, attività e storia.
Inoltre, ogni territorio ha una propria vocazione turistica, spesso disomogenea anche in termini di presenze turistiche e museali correlate. In ogni territorio coinvolto dal Sistema esiste un universo di pubblici turistici, culturali, stakeholders e escursionisti, che non necessariamente si riflettono in visite museali, né sui singoli territori, né sul territorio allargato; lo stesso ragionamento può dirsi, inversamente, per i grandi attrattori museali che non si traducono in permanenza turistica sullo stesso territorio.
CONCEPT
Il MuDEV si propone come un’esperienza immersiva all’interno di un patrimonio culturale, di un territorio e della comunità che lo abita. La sua visita non si esaurisce all’interno delle mura del museo ma anzi prosegue alla scoperta dell’area che lo ospita, di fronte a un paesaggio inaspettato, perdendosi tra le dolci colline fiorentine e sedendosi a tavola, magari assaporando un buon vino. Ci siamo ispirati alla Via Francigena – che attraversa buona parte della zona – e agli elementi costitutivi del museo diffuso, teorizzati dai museologi Georges Henri Riviere e Hugues de Varine, per proporre del ‘cammini’ e trasformare il nostro visitatore in ‘pellegrino’ della cultura.
PROGETTO
BIGLIETTO UNICO: già nel primo semestre del 2017, il Sistema è partito con la sperimentazione del nuovo biglietto unico (NBU) che consente, a un prezzo contenuto, di visitare le realtà museali della rete per un anno (n.b. in 365 giorni a disposizione i residenti avrebbero concretamente la possibilità di entrare in tutti i presidi del Sistema). Nel secondo semestre del 2017 – attraverso i dati raccolti nella fase sperimentale – si è avviata la messa a regime della bigliettazione congiunta.
Il NBU è fondamentale per il monitoraggio dei pubblici. Grazie alle tecnologie disponibili, questo ci permette di tracciare i profili dei visitatori e di capire come si muovono all'interno del territorio. Mentre nella fase di sperimentazione è prevista due fasce di prezzo, dal 2018 il biglietto sarà declinato in: intero, ridotto e famiglia. Il know-how tecnico e di supporto, affidato ad un’azienda specializzata, raffinerà le soluzioni tecnologiche (hardware più adatti), curerà l’implementazione di software, data base, interfaccia grafica, implementerà l’integrazione con i canali di promozione (vendita on line del biglietto) e farà giornate di formazione al personale.
SVILUPPO DEL CONCEPT D’IDENTITA’
Il NBU ricorda la credenziale della Via Francigena: è un ‘passaporto’ dell’arte che attraverso dei timbri – sigilli preziosi e personalizzati per ciascun museo – traccia il percorso del nostro ‘pellegrino’ della cultura.
Questo primo input verrà sviluppato con l’ideazione di veri e propri “suggerimenti di cammini” – enucleati per zone, interessi, esperienze – che produrranno una APP audio guida del Sistema. Non si tratterà dell’insieme delle audio guide del patrimonio conservato in ciascun presidio, bensì di una web progressive app geolocalizzata che accompagnerà il visitatore alla scoperta del territorio negli spostamenti tra un museo e l’altro. La APP – la cui guida illustre, come Virgilio nella Divina Commedia, sarà Leonardo da Vinci - consentirà al pubblico di conoscere, come all’interno di un ecomuseo, anche il patrimonio culturale fruibile sul territorio che comprenderà non solo oggetti storico-artistici e archeologici ma anche beni immateriali e agroalimentari. La APP verrà progettata, fin dal suo concepimento, per poter crescere con il Sistema e si affiancherà anche alla vendita on line e al biglietto elettronico.