Premessa
Il Comune di Massa, situato nella toscana settentrionale, presenta caratteristiche geomorfologiche e geografiche molto particolari: è costituito per la maggior parte da territorio collinare e montano, una porzione della catena delle Alpi Apuane è infatti compresa nel Comune di Massa, e per la restante parte dal conoide alluvionale costruito dai corsi d’acqua discendenti dalle Apuane verso il mare, e dalla pianura costiera apuana. Dai circa 1900 metri s.l.m. del Monte Tambura si passa al livello del mare in soli 15 Km in linea d’aria, dato che denota forti acclività dei versanti, e corsi d’acqua a carattere torrentizio.
Questa conformazione del territorio è un fattore predisponente per eventi alluvionali principalmente nelle pianure litoranee, densamente antropizzate ed abitate, e per dissesti idrogeologici nelle zone collinari e montane.
Dal punto di vista meteorologico, inoltre, la zona di Massa è una delle più piovose d’Italia, grazie alla posizione di sbarramento che oppongono le Alpi Apuane alle perturbazioni atlantiche provenienti da ovest, molto frequenti nel periodo autunnale.
Va da sé che, anche grazie al riscaldamento globale che sta rendendo più frequenti fenomeni estremi che fino a pochi anni fa avevano basse probabilità di accadimento, il rischio correlato a fenomeni franosi, alluvionali ed idrogeologici in generale è un rischio molto concreto ed elevato per Massa e il suo territorio. Negli ultimi 7 anni infatti si sono verificati dissesti idrogeologici, alluvioni o tempeste di vento a cadenza quasi annuale, provocando migliaia di euro di danni e anche, nel 2010, vittime civili.
L’impatto di questi eventi è inoltre aumentato anche grazie all’urbanizzazione avvenuta senza criteri precisi e senza considerare queste tipologie di rischio, all’abbandono e alla trascuratezza dei territori montani e collinari, e alla scarsa od errata informazione della popolazione sui rischi presenti.
Le Apuane sono inoltre una zona a sismicità attiva, in particolar modo le due valli della Garfagnana e della Lunigiana sono zone sismiche attive con tettonica estensionale in cui frequentemente si manifestano scosse di terremoto anche di intensità rilevante. Il Comune di Massa confina sia con la Garfagnana che con la Lunigiana, pertanto può risentire sensibilmente degli eventi sismici che si verificano in queste aree, come storicamente è successo (si ricordi il terremoto del 1920 in Garfagnana, che provocò vittime e grandi danni anche a Massa).
Ai rischi elencati si aggiungono anche i rischi antropici, quelli cioè collegati direttamente all’azione dell’uomo. Si ricorda il disastro del 17 luglio 1988 alla ex Farmoplant, con l’esplosione degli impianti chimici che provocarono una nube tossica i cui effetti si riscontrano ancora oggi sulla salute della popolazione. Attualmente l’unica Industria a rischio incidente rilevante esistente sul territorio comunale fra quelle elencate dall’Arpat ai sensi del D.L. n°334 del 17 agosto 1999 è la Solvay Bario e Derivati S.p.A., che si trova vicino a infrastrutture sensibili come lo stadio e gli impianti sportivi comunali e centri commerciali. Inoltre Massa è attraversata dalla linea ferroviaria tirrenica, percorsa quotidianamente da convogli di merci anche pericolose e potenzialmente disastrose, come ci ricorda il disastro ferroviario avvenuto a Viareggio nel 2009, sulla stessa linea che passa anche da Massa. Anche i rischi antropici, pertanto, sono importanti e da tenere in considerazione.
Perché “Prevenzione PROMO-CORE”
Come si evince dal titolo, le Buone Pratiche attuate dalla Protezione Civile del Comune di Massa in questi ultimi anni, si sono orientate essenzialmente al miglioramento della prevenzione dai rischi di tipo non strutturale, e sono tuttora in corso di sviluppo.
Se la protezione intesa come realizzazione di opere strutturali di riduzione della pericolosità è un’operazione necessaria (chiamata anche “Prevenzione Strutturale”), ma denota costi elevati e tempi molto lunghi, la PROtezione qui trattata, contestualmente alle pratiche di MOnitoraggio, si traduce essenzialmente in autoprotezione, che possiamo ottenere solo con un’adeguata preparazione della popolazione sui rischi e le buone pratiche di comportamento che è auspicabile attuare in ogni contesto, l’informazione sui rischi in tempi brevi ottenibile grazie ai moderni sistemi di allertamento telefonico e telematico, la specifica formazione degli addetti ai lavori (personale interno) e dei Volontari delle Associazioni di Protezione Civile, con le quali sono da stipulare apposite convenzioni. Il MOnitoraggio, come vedremo più nel dettaglio, riguarda sia la realizzazione e il periodico aggiornamento degli studi sul quadro conoscitivo delle pericolosità presenti sul territorio, sia il monitoraggio in tempo reale di alcuni fenomeni, pratiche che devono essere attuate dagli Enti Pubblici, come il Comune, con un lavoro di sinergia fra diversi Settori interni e diversi Enti esterni.
L’acronimo “PROMO” riassume in sintesi queste buone pratiche, la cui essenza è quindi legata alla promozione di azioni utili ed efficaci nel breve termine; il nucleo, in inglese “CORE”, della Protezione Civile del ventunesimo secolo, volta alla creazione prima di tutto di COmunità REsilienti, capaci, cioè, di prepararsi ad ogni genere di rischio e soprattutto di ritornare rapidamente alla normalità e piena funzionalità dopo un evento.
La promozione di ciò che sta al centro, dell’essenza della Protezione Civile è l’intento del progetto qui presentato.
Le Buone Pratiche attuate
Protezione:
-Fin dall’approvazione della revisione del Piano di Protezione Civile nel 2013, la Protezione Civile comunale ha realizzato incontri di formazione interna con il personale individuato nelle funzioni di supporto al C.O.C. determinate con il metodo Augustus, e periodicamente incontri di confronto e aggiornamento, anche a seguito di variazioni e spostamenti del personale. In questo modo sono state affinate le procedure e le funzioni per l’intervento di soccorso in emergenza e le procedure di allerta.
-E’ stato attivato il sistema di allertamento telefonico, e implementato esigendo come documento obbligatorio l’iscrizione dei richiedenti autorizzazioni per interventi edilizi in aree a pericolosità idraulica o da frana elevata, o in aree con vincolo idrogeologico. In questo modo nei punti a maggior rischio idrogeologico e idraulico del territorio, si è infittita la rete di comunicazione diretta coi cittadini tramite l’allertamento telefonico, che viene utilizzato per avvisare la popolazione in caso di allerta meteo o altre problematiche di Protezione Civile.
-È stata posta particolare cura inoltre nel dialogo con i professionisti tecnici (Geometri, Geologi, Architetti, Ingegneri, Forestali, Agronomi, ecc…) che si rivolgono agli uffici per avere informazioni ed autorizzazioni o nulla osta per i vincoli ambientali presenti (pericolosità idraulica e da frana, vincolo idrogeologico), in modo che facciano da tramite informando i clienti sui rischi a cui sono esposti e sulle buone pratiche per mitigarli; in questo modo i professionisti tecnici assumono un ruolo attivo e di rilievo nella Protezione Civile locale.
-Sono state stipulate convenzioni con Associazioni di Volontariato di Protezione Civile, con le quali è stato costituito un Coordinamento sperimentale del Volontariato. In questo modo, nella fase di funzionamento sperimentale del Coordinamento, si è visto che le procedure di attivazione e coordinamento del volontariato in caso di allerta meteo o in caso di emergenza si sono notevolmente snellite ed hanno acquistato efficacia e rapidità. Alla fine della fase sperimentale è prevista la costituzione ufficiale del Coordinamento tramite apposita convenzione.
-Con una Associazione di Volontariato costituita da esperti meteorologi, che cura il sito web www.meteoapuane.it, è stata stipulata una convenzione per l’assistenza di tipo meteorologico e l’assistenza tecnica per alcuni degli impianti di monitoraggio idraulico installati sul territorio comunale (si veda la sezione “Monitoraggi” di seguito). In questo modo è stato possibile un miglioramento anche nelle azioni di previsione e di allertamento in tempo reale in caso di eventi di piena.
-Sono state attuate una serie di campagne informative svolgendo incontri nelle scuole per spiegare ed illustrare il Piano comunale di Protezione Civile, alcune esercitazioni in collaborazione con le Associazioni di Volontariato di Protezione Civile e negli ultimi due anni è stata svolta la campagna “Io Non Rischio” promossa dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile.
-È stata creata una pagina web della Protezione Civile comunale, http://protezionecivile.comune.massa.ms.it/, dove sono pubblicate e aggiornate tutte le notizie relative alla Protezione Civile ed i messaggi di allerta meteo emanati dal Centro Funzionale Regionale della Regione Toscana.
Monitoraggio:
-Sono state installate n°3 telecamere lungo il corso del Fiume Frigido e del Torrente Ricortola, corsi d’acqua fra i più problematici presenti nel territorio comunale, per il monitoraggio in tempo reale del livello di piena e dell’eventuale trasporto solido. Le immagini delle telecamere sono visibili in tempo reale dalla pagina web http://www.meteoapuane.it/login_enti.php, dell’Associazione Meteoapuane in convenzione con il Comune di Massa, in un’area riservata a cui solo i tecnici comunali e di Meteoapuane possono accedere tramite password.
-Sono stati inoltre messi in opera monitoraggi tecnici con diversi strumenti in alcuni punti critici del territorio dal punto di vista dei movimenti franosi e gravitativi in genere:
•Nell’abitato montano di Pariana, oggetto di un movimento gravitativo lento che ha interessato la scuola e alcuni edifici del paese, a seguito di interventi strutturali di riduzione del rischio (berlinesi di micropali tirantati, canne drenanti, regimazione delle acque superficiali e degli scarichi, ecc…) sono stati installati degli estensimetri superficiali e uno in un foro di sondaggio appositamente realizzato, per monitorare in tempo reale l’andamento di crepe esistenti negli edifici, contemporaneamente allo spostamento dei terreni in profondità. Questo permette di capire l’entità degli spostamenti e se ci sono dei pericoli inserendo delle soglie di allarme, con avvisi automatici in caso di superamento, e inoltre ha permesso di capire se gli interventi effettuati hanno avuto un effetto nel mitigare gli spostamenti del terreno; dopo circa un anno di monitoraggio, dai risultati appare un effetto positivo sulla stabilità del versante grazie alle opere attuate. Anche in questo caso i dati sono riportati su una pagina web ad accesso limitato con password, http://winetsrl.serveftp.com/v2/index.php, in cui è possibile in tempo reale leggere i grafici di spostamento e di registrazione delle temperature. Questo monitoraggio è realizzato in collaborazione con la Società “Geoapp S.r.l.”, spinoff del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze.
•Sempre a Pariana, ma nel cimitero del paese, situato esternamente all’abitato e oggetto anch’esso di un movimento gravitativo lento del terreno che ne ha causato diverse lesioni alle strutture, sono stati installati estensimetri superficiali per il monitoraggio in tempo reale degli spostamenti e per una migliore comprensione degli interventi da realizzare per il consolidamento dei fabbricati e la mitigazione del rischio. I grafici di spostamento e temperatura sono visibili su una pagina web in tempo reale, http://coreco.gesmonlive.com/, a cui possono accedere con password gli abilitati.
•Nel paese montano di Casette, in una porzione che è stata colpita nel 2014 da un movimento gravitativo a danno di alcune civili abitazioni, sono stati installati dei fessurimetri e un inclinometro per un monitoraggio periodico manuale, tuttora in corso, che ha permesso di comprendere l’entità del movimento e le ripercussioni sulle abitazioni. Questo monitoraggio è realizzato in collaborazione con il Genio Civile di Massa-Carrara.
-Il monitoraggio del territorio si realizza anche mediante l’aggiornamento periodico del quadro conoscitivo delle pericolosità esistenti, pertanto sono stati realizzati, in collaborazione con il Settore Pianificazione Territoriale del Comune di Massa, nuovi studi per aggiornamento delle seguenti pericolosità:
•Pericolosità geologica-geomorfologica: le nuove carte della pericolosità sono state aggiornate ed approvate nel 2014, a seguito dei fenomeni franosi che durante il nubifragio del 2012 e l’evento del gennaio 2014 hanno modificato sensibilmente lo scenario;
•Pericolosità idraulica: sono state realizzate ed approvate nel 2015 le nuove carte, realizzate a seguito della pubblicazione delle curve pluviometriche e di portata aggiornate dal parte della Regione Toscana, ed è in corso di approvazione un aggiornamento a seguito di alcuni interventi realizzati su alcuni corsi d’acqua;
•Pericolosità sismica: nel 2015 sono stati ultimati gli studi di Microzonazione Sismica del comune, estesi eccezionalmente a tutto il territorio comunale, grazie ai quali sono state aggiornate le carte della pericolosità sismica, su parziale finanziamento regionale. Incaricato della realizzazione degli studi di Microzonazione Sismica il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Siena;
•Analisi CLE: nel 2017 sono state approvate le Analisi per le Condizioni Limite in Emergenza, realizzate con parziale finanziamento regionale, grazie a cui si ha uno scenario della funzionalità delle infrastrutture, delle aree di emergenza e delle viabilità di connessione e comunicazione nel caso del massimo terremoto atteso per l’area.
Gli studi sopraelencati, perché siano un valido strumento di monitoraggio delle pericolosità esistenti, devono periodicamente essere aggiornati, soprattutto a seguito di eventi calamitosi che modifichino sensibilmente lo scenario precedente, e andranno a fare parte del quadro conoscitivo che porta alla stesura delle carte dei rischi e della carta operativa, parte integrante del Piano comunale di Protezione Civile.
Le Buone Pratiche in sviluppo
Protezione:
-Conclusa la fase sperimentale, il Coordinamento del Volontariato di Protezione Civile sarà ufficializzato con un’apposita convenzione e un apposito regolamento. Grazie a questo sarà stilato un Piano di Utilizzo delle Risorse del Volontariato, e saranno definite le procedure di attivazione nell’ambito delle convenzioni stipulate con il Comune; questo andrà ad aggiornare e a formare parte integrante del Piano Comunale di Protezione Civile.
-Ci si propone di rafforzare le azioni di informazione diretta della popolazione sui rischi del territorio e le buone pratiche di comportamento, programmando e realizzando riunioni di quartiere e di paese, possibilmente con l’aiuto di volontari del Servizio Civile Nazionale, sulla base di appositi progetti che sono stati presentati e sono al vaglio del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale. In queste riunioni, oltre a informare la popolazione, sarà richiesta la partecipazione diretta dei cittadini alla Protezione Civile, cercando volontari per la formazione della figura del “Responsabile di Area”, ovvero di figure residenti sul territorio che fungano da contatto e collegamento alle Aree di Protezione Civile (Aree di Attesa Sicura per la Popolazione) distribuite nei vari quartieri e paesi. Nei Piani Comunali di Protezione Civile sono previste infatti le Aree di protezione Civile, ma molto spesso vengono create senza che siano fornite alle persone indicazioni efficaci sull’Area più vicina al luogo di domicilio, su come raggiungerla e come interfacciarsi con i soccorsi in caso di emergenza in atto. Per rendere realmente efficaci le Aree di Attesa Sicura, ci proponiamo tramite le riunioni di quartiere e di paese di fare il primo passo per l’istituzione dei “Responsabili di Area”, persone residenti in un determinato quartiere, con determinati requisiti di attendibilità e di conoscenza del territorio, che fungano da contatto fra la Protezione Civile comunale e le persone afferenti a una determinata Area di Attesa Sicura. Il ruolo dei “Responsabili di Area”, che una volta individuati saranno adeguatamente formati a titolo gratuito sulla Protezione Civile, può in teoria non esaurirsi come mero riferimento locale per le Aree di Attesa Sicura, e quindi essere un punto di riferimento sia per i cittadini che per la Protezione Civile comunale nella fase di soccorso in emergenza, ma anche diventare un riferimento per l’organizzazione nel quartiere o nel paese di attività di prevenzione inerenti la Protezione Civile (esercitazioni, incontri di approfondimento, incontri con le Associazioni di Volontariato, feste a tema, raccolta fondi per realizzazione di opere di protezione, ecc…), e la segnalazione diretta di dissesti o disfunzioni, fungendo da primo filtro nei rapporti con gli uffici preposti.
-Questi processi, dinamici e in continua evoluzione, andranno di conseguenza a modificare e integrare le procedure di intervento nelle varie fasi (prevenzione, soccorso, superamento dell’emergenza) previste e riportate nel Piano Comunale di Protezione Civile, che dovrà essere periodicamente aggiornato.
-Come intervento per migliorare la comunicazione in fase di emergenza alla popolazione, in sinergia fra gli uffici della Protezione Civile comunale e la Polizia Municipale, si è programmato l’acquisto di altoparlanti da installare sulle auto della Polizia Municipale, coi quali poter avvisare le persone di possibili criticità ed allerte, soprattutto nei punti critici già noti. Si ritiene che le volanti della Polizia Municipale siano il mezzo più idoneo per questo tipo di comunicazione, poiché immediatamente identificabili dai cittadini come fonti affidabili e istituzionali, ma da utilizzare comunque come estrema ratio in rari casi (es. allerta meteo codice rosso emanata dal CFR) e in luoghi circoscritti. Sarà necessaria l’apposita formazione congiunta del personale della Polizia Municipale e della Protezione Civile comunale per il corretto utilizzo di tale metodo e strumentazione in sinergia.
Monitoraggio:
-Ci si propone di implementare la rete di monitoraggio idraulico in tempo reale, per mezzo di telecamere, anche su altri corsi d’acqua oltre a quelli già interessati (Frigido e Ricortola), principalmente i torrenti più a rischio esondazione nelle aree costiere (Fosso Lavello, Torrenti Magliano e Canalmagro/Fescione).
-Eventualmente, sulla base di appositi progetti da valutare caso per caso, sarà possibile implementare anche i monitoraggi, manuali o strumentali con collegamento web, nelle zone di maggiore criticità dovute a fenomeni gravitativi.
-Per concludere, in collaborazione con il Settore Sismica della Regione Toscana, e il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Ambiente e della Vita dell’Università degli Studi di Genova, è stato realizzato un perforo di 100 metri nell’area del Fiume Frigido, fino al raggiungimento del substrato sismico, nel quale sarà installato un accelerometro per il rilevamento in tempo reale delle scosse sismiche, che andrà ad implementare la rete sismica regionale dell’Italia nordoccidentale (ESNI, Regional Seismic network of Northwestern Italy), fornendo un valido aiuto nelle operazioni di studio delle scosse sismiche e nella prevenzione dagli effetti più dannosi dei terremoti.
Conclusioni
In un territorio fortemente esposto a molti rischi, sia naturali che antropici, la Protezione Civile Comunale negli ultimi anni si è orientata alla realizzazione di diverse modalità di prevenzione, con particolare attenzione ai risultati ottenibili in breve tempo e con costi contenuti, alla portata delle risorse a disposizione di un Comune. Pertanto sono state realizzate le Buone Pratiche qui descritte, e impostato un percorso di miglioramento che ha due perni fondamentali: coinvolgimento attivo della cittadinanza e collaborazione con gli altri Enti e con le Associazioni di Volontariato di Protezione Civile. Il Piano di Protezione Civile diventa quindi uno strumento non più statico ma dinamico e in continuo aggiornamento e revisione, che prevede in parte la partecipazione diretta dei cittadini e delle realtà territoriali.
PROMO-CORE: la promozione di Buone Pratiche di Protezione Civile, di PROtezione e MOnitoraggio per la creazione di una COmunità REsiliente.